Vacanza e corsa in terra di Sardegna: il ritorno della “po tottus”

Le prime due edizioni erano state proposte da Gino Bussu a fine maggio ed inizio giugno 2011 e a metà giugno 2012. Lo scorso anno la “Sardegna Po Tottus”, per vari motivi, dovuti in particolare alla concomitanza di importanti eventi sportivi organizzati in Alta Valtellina, l’evento di vacanza e corsa nella soleggiata Sardegna era saltato. Quest’anno Gino ha voluto riproporlo, per rispondere anche alle numerose sollecitazioni ricevute dai partecipanti. Pochissima pubblicità e in un attimo i posti previsti sono stati occupati.
Numeri un poco inferiori rispetto alle prime due edizioni, ma chiaramente dovuti al periodo scelto nella prima metà di settembre. In 160 hanno risposto al richiamo della terra sarda, certi di poter vivere splendidi momenti di vacanza. Molti di questi già presenti anche nelle precedenti due edizioni.
Sabato 6 settembre 2014 al porto di Genova è stato un ritrovarsi cordiale e festoso, e subito anche i nuovi partecipanti sono stati coinvolti in questa ennesima, stupenda avventura.
Come sempre il tutto gestito dalla precisa ed attenta regia di Gino, capace di mettere tutti a proprio agio.
Rispetto alle precedenti edizioni per motivi organizzativi abbiamo optato per il soggiorno presso il Cala Gonone Beach Village, medesima proprietà del Parco Blu che ci aveva accolto nel 2011 e 2012, di dimensioni più ampie.
Ma sempre accogliente, pulito e con una cucina pronta a soddisfare i palati anche più esigenti.
Il programma è stato simile a quanto già vissuto – per chi c’era – due e tre anni fa: stesse tappe previste nel programma della corsa, stessi nomi (Cala Fuili, Osalla, Su Gologone, Cartoe), ad indicare i percorsi tracciati nei pressi dell’azzurrissimo mare e nell’entroterra di Sardegna.
Ma vi posso assicurare che nessuno si è stancato o è rimasto insoddisfatto.
Grazie all’intuito di Gino che ha dosato al meglio i momenti della vacanza, con mattinate e pomeriggi a libera disposizione dei partecipanti e altri momenti da vivere come partecipanti e spettatori durante le corse e anche nel trekking di oltre 6 chilometri previsto il giovedì per raggiungere la spettacolare insenatura di Cala Luna.
Una goduria questa Sardegna Po Tottus, grazie anche ad un clima che nulla aveva da spartire con la brutta estate trascorsa qui da noi. Sole e ancora sole per tutta la settimana, mare con acqua calda e sopra a tutto la natura di quest’isola davvero unica. Sia quella in prossimità del mare, con spiagge e coste rocciose da urlo, sia quella delle terre interne, aspre, secche e solitarie. Colori e profumi unici, da apprezzare fino in fondo.
Accompagnati dall’ospitalità dei suoi abitanti che fanno di tutto per farti sentire uno di loro.
Belle anche le prove di corsa, su quei percorsi già conosciuti da molti dei partecipanti.
Presenti podisti provenienti da molte zone del Nord Italia: con i gruppi numerosi del San Marco di Busto Arsizio, della Podistica San Marco di Cantù, della Caminadasi di Meda. E ancora gli appassionati del 2002 Marathon Club di Sondrio, della Rupe Magna di Grosio oltre al gruppo di Bormio e Valli.


Hanno preso parte ad almeno una prova ben 76 concorrenti; di questi 59 hanno concluso tutte le quattro prove in calendario, impegnative con i loro percorsi su sterrato e sabbia.
Al maschile si è assistito alla grande prova di Diego Furia del San Marco di Busto Arsizio, vincitore in 3 delle 4 prove, che è riuscito a precedere Guido Giacomelli, che nonostante lo scarso allenamento riesce sempre a dimostrare una classe che non è di tutti, ed ha prevalso nell’ultima tappa – quella di Cartoe – corsa sotto un sole cocente.
In terza posizione davvero ottima anche la prestazione di Giorgio Marveggio del 2002 Marathon Club di Sondrio.
Tra le donne dominio assoluto per Marta Lualdi, anch’essa del San Marco di Busto Arsizio e che già si era aggiudicata la prima edizione del 2011, a precedere Eleonora Franzini di Grosio e Claudia Martinelli dell’Atletica Alta Valtellina.
La prova più grande è stata ancora una volta, quella offerta da Gino.
Onnipresente, pronto a dare consigli e spiegazioni a tutti i partecipanti, a risolvere problemi piccoli e grandi che immancabilmente in un’organizzazione del genere possono evidenziarsi, ad essere in prima linea anche durante i molteplici festeggiamenti serali sotto il cielo stellato di Sardegna.
Un grazie grande come la sua amata isola va quindi a lui, con la speranza che questa terza edizione non rimanga l’ultima e che magari non il prossimo anno, ma in uno dei prossimi ci offra ancora l’opportunità di godere di sette fantastici giorni di calda estate.

maio

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