Curling, a Bormio un gran bel torneo nel ricordo di Sisto Cicona

Nel ricordo di SISTO!
Gli appassionati giocatori che spesso scivolano sul ghiaccio del campo al coperto di curling, hanno riproposto per la quinta volta il torneo che più appassiona: quello dedicato all’amico Sisto Cicona, che a sua volta adorava giocare a curling.
Ben 11 le squadre presenti, suddivise in due gironi, così da permettere a tutti di poter giocare più partite. Gli Stoneir, Missili, Tirano, Scopazzari e Tubi si sono incontrate nel girone A; Pizocher, Smail, Office Stones, Bormio Ghiaccio, Valdisotto e Fiaschi invece nel girone B.
Dopo la lunga serie di incontri, con partite spesso equilibrate e combattute, le prime due squadre di ciascun girone hanno raggiunto le semifinali.
Senza storia la semifinale tra Valdisotto e Tirano, con 12 stones a 0 e 7 mani vinte dalla squadra guidata da Davide Urbani e con i tiranesi di skip Jack Mangano mai in partita.
Più combattuta invece l’altra semifinale, dove skip Primo Bertolina con i suoi compagni della squadra de i Tubi, è stato impegnato dai Fiaschi di Mauro Rainolter, vincendo solo con due belle mani finali, dopo che il punteggio alla quinta mano era in perfetta parità.


La finalissima ha riproposto nuovamente la sfida, oramai una classica, tra i Tubi detentori del titolo 2016 e la rivale storica, Valdisotto. Dopo una partenza sprint con 3 punti nella prima mano della squadra di skip Davide Urbani, i Tubi hanno tentato il recupero con 2 punti nelle successive due mani; ma dalla quarta mano Valdisotto ha incrementato ulteriormente il vantaggio, complice anche una pessima giocata di skip Primo Bertolina nella sesta mano. A poco è servito il punto fatto dai Tubi nell’ultima mano; 8 a 3 per Valdisotto e vittoria finale nel torneo che ricorda Sisto!
La premiazione con una bella cena e serata in compagnia è stata organizzata dai volontari del curling nella serata di domenica 26 febbraio: ed è stato bello avere ospiti anche i familiari di Sisto, che da sempre sostengono il torneo dedicato alla memoria del loro caro.

Anna Lanfranchi